Spesso sentiamo parlare di tè, tisana, infuso e decotto.

Per preparare i nostri primi cosmetici naturali, è utile sapere cosa sono e come si ottengono.
Sono i metodi più comuni di estrazione di alcune piante officinali, e talvolta li confondiamo. Ma qual è la differenza?
Impariamo a distinguerli tra loro e a capire quali indicazioni sottendono la scelta, per individuare il metodo estrattivo adatto ad esaltare tutte le proprietà del principio attivo della pianta che vogliamo utilizzare.
Il tè
I tè, a differenza delle tisane, hanno proprietà eccitanti poiché contengono teina o caffeina, vengono ricavati perlopiù da foglie essiccate e generalmente contengono un solo ingrediente.( es. tè verde, tè nero, tè bianco)
Il tè si prepara per infusione, quindi possiamo considerarlo un infuso.
L’infuso
È un metodo di estrazione che prevede la preparazione di acqua bollente da versare sul rimedio, in un recipiente che deve poi essere coperto per mantenere il vapore che si genera e conservare il principio attivo. Le erbe devono rimanere in infusione circa 10-15 minuti, poi filtrate con un colino.
L’infuso è utilizzato per l’estrazione dei principi attivi delle parti più delicate e tenere delle piante, come fiori, frutti, e foglie ed è da preferirsi al decotto per l’estrazione delle parti volatili, che andrebbero perse con l’ebollizione.
Come per il tè, mai portare l’acqua a bollore perché perde sostanze
Quantità: circa 1 cucchiaio per tazza (circa 230 ml di acqua) per ingredienti essiccati o circa 2 cucchiai per fiori e foglie freschi. Le quantità possono variare a seconda delle miscele e dei benefici quindi chiede consiglio al vostro erborista di fiducia
Temperatura: acqua a max 95° C
Tempo di infusione: in media 10 minuti
Il decotto
Il decotto prevede invece che la pianta o radice,venga immersa in acqua e portato ad ebollizione per 15-20 minuti, in un recipiente coperto che ne trattiene le parti volatili. Al termine dell’ebollizione si lascia riposare in modo che anche il vapore condensi nel decotto. Il rimedio viene poi filtrato ed è pronto per essere somministrato.
Questo metodo viene utilizzato per l’estrazione dei principi attivi dalle parti più dure delle piante, come radici, cortecce, rami e bacche.
Il tempo di preparazione degli infusi o del decotto dipende dagli ingredienti utilizzati e dal tempo necessario per estrarne le proprietà.
La tisana
La tisana è un preparato di più erbe aventi ognuna uno scopo preciso:
il rimedio base – che fornisce il principio attivo terapico,
il rimedio sinergico – quello che ne coadiuva l’assorbimento
il complemento che migliora la tisana.
E’ indicata per vari utilizzi in base alle erbe con cui la si prepara, infatti può essere rilassante, energizzante, disintossicante, curativa, antinfiammatoria ecc.
Non si può quindi classificare la tisana come infuso o come decotto, se non conosciamo le parti che la compongono. Se ad esempio andiamo a fare un mix di menta limone e zenzero parleremo di “decotto” perché lo zenzero richiede un tempo di bollitura lungo (vedi qui l’articolo dedicato), mentre parleremo di infuso se gli ingredienti all’interno della nostra tisana sono ad esempio: melissa, malva e camomilla.
Spero che ora la distinzione tra tè, tisana, infuso o decotto, sia più chiaro ora e possa aiutarti nello scegliere il tipo di estrazione più corretto.
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