Estate, mare, vacanze, giornate all’aperto, finalmente! La crema solare in questo periodo dell’anno non è più un’optional e proteggerci dal sole è d’obbligo. Gli scaffali si riempiono di olii, latti, spruzzini, creme solari con tutti i fattori di protezione ( SPF) del mondo.
Bisogna prenderli tutti? Uno per tipo? Uno per quando siamo mozzarelle, uno per i bimbi, uno per quando abbiamo un po’ di colore, un olio per quando siamo belle abbronzate? Ognuno è libero ovviamente di decidere per se stesso, ma se stai leggendo questo articolo, magari ti interessa sapere come la penso o vuoi sentire qualche altro parere, prima di fare il tuo acquisto.
Quindi proseguiamo, perchè l’argomento è abbastanza vasto e non basterà un articolo per sviscerarne tutti gli aspetti che voglio trattare.
Non voglio scrivere un libro qui, in questa sede, e soprattutto non voglio fare un copia-incolla con formule chimiche, analisi delle sostanze, percentuali consentite dalla legge e paroloni, tratti da altri articoli, solo per farti vedere per impressionarti. Io queste cose le ho già studiate e interiorizzate, non devo dimostrare niente. Quello che voglio fare nei miei articoli, è darti la sintesi di quello che ho appreso da libri, ricerche, articoli, ma soprattutto dalla mia esperienza personale. Ti parlerò quindi da mamma, donna, persona che crede ciecamente che l’autoproduzione di cosmesi naturale possa davvero migliorare la vita delle persone e del pianeta.
Vorrei che tu capissi che non possiamo scegliere una crema solare, ( ma tutti in generale), solo dal profumo o dal packaging, o dalla pubblicità, o dal costo.
La nostra vita vale di più dei 7/8 € della crema solare.
E se all’industria cosmetica non gliene importa niente della nostra salute, dobbiamo pensarci noi.
Allora, ci troviamo di fronte ad un altro dilemma, riguardo alla vastità dei prodotti a disposizione: crema solare con filtri fisici o chimici? Per me non c’è dubbio, SOLARI CON FILTRI FISICI. Oggi, prima di addentrarci nello specifico, voglio raccontarti una delle mie l’esperienze con un solare di “alta qualità” acquistato in farmacia, che ha determinato per sempre la mia scelta.
Si parla di 15 anni fa, ancora non c’era tutta l’offerta di cosmetica naturale che c’è ora. Ero alla cerca di un solare per mia figlia, piccolissima, per andare le prime volte al mare. Per me facevo già allora una versione casalinga a base di ossido di zinco, che in realtà non era molto confortevole da spalmare. Sembravo più pronta per halloween come “fantasmino Casper”, che pronta per la spiaggia ed era abbastanza imbarazzante.
Non sapendo comunque con precisione il livello di protezione che offriva la mia “crema” fatta in casa, non volevo assolutamente rischiare di ustionare mia figlia piccolissima, mettendole la mia. La sua pelle così bianca, soffice e delicata, non aveva mai visto il sole per più di pochi minuti al giorno.
Così andai in farmacia e presi la crema più “sicura ” e costosa che avevano e che mi consigliarono. L’avrebbe protetta in modo professionale e io mi sarei sentita la mamma più coscienziosa del mondo.
Dopo qualche giorno andammo al mare, erano circa le 17.00 di pomeriggio, ( prima non mi muovevo di casa), e armata della mia “supercostosissmaesicura” crema solare, iniziai a cospargerla sul suo corpicino paffutello.
Quando finì di splamarle la crema, aguzzai la vista, perchè mi sembrava che il sole proiettasse dei strani riflessi sul suo corpo. La spostai sotto l’ombrellone e controllai meglio, chiamando anche mio marito. E li scoprimmo che non era il sole a fare strani effetti, la sua pelle si era riempita di puntini rossi, che formavano a loro volta delle chiazze rosse, che le stavano ricoprendo tutto il corpicino.
La presi in braccio senza pensarci due volte e la portai in acqua dove il più velocemente possibile le lavai via quella “super crema solare, fattore 50, fatta apposta per i bambini”, che mi era costata oltre 50 €. Una volta lavata bene un po’ alla volta la sua pelle tornò alla normalità, ma fummo costretti a tenerla sotto l’ombrellone tutto il tempo che restava. Non volendo stimolare ulteriormente la sua pelle con altre creme, anche se naturali. La velocità della reazione allergica, infatti, mi aveva impressionato, te lo dico da infermiera e di reazioni allergiche ne ho viste un bel po’ nella mia vita.
La crema solare “fatta apposta per i bambini” finì nel cesto della spazzatura, alla velocità della luce così come l’ultimo barlume di speranza che avevo riposto nei solari chimici.
Invece si rafforzava sempre di più il fatto che “clinicamente testato” non significa nulla e che i prodotti preparati da note e rinomate case cosmetiche, non erano tanto più sicure delle mie fatte in casa. (Non che avessi ancora tanti dubbi)
Per quell’estate abbiamo usato su di lei la mia crema solare “Casper” come la chiamavamo, perchè eravamo ormai al mare, ma mentre su di me, una passata modica bastava, sulla sua pelle bianchissima, dovevo abbondare con la dose. Non solo, dovevo rimetterla ogni volta che se ne toglieva un po’ e tendeva comunque ad arrossarsi ugualmente, nonostante la esponessi nelle ore più consone (ti rimando al precedente articolo, per i primi 5 step dell’abbronzatura duratura).
Quindi per la mia pelle andava bene, per la sua no, o almeno non completamente.
Da allora ho fatto un sacco di ricerche e provato un sacco di solari con filtri fisici, alcuni erano davvero terribili, assolutamente impossibili da stendere, o impossibili da togliere. Tuttavia, con questo tipo di filtri (fisici), mia figlia non ha mai più avuto nessun tipo di reazione allergica o sensibilizzazione.
Dopo questo, la mia scelta su una prima grossa distinzione tra i due tipi di creme solari, quindi è stata scontata: filtri fisici.
Per quanto riguarda il SPF anche qui, l’esperienza insegna.
Se opti per i filtri chimici, inutile prenderne 4 o 5 tutti di fattori diversi, in quanto è molto probabile che tu non riesca a utilizzarli tutti e sarai costretto a buttarli, anche se appena iniziati perché non sopportano il calore, ( come vedremo nell’articolo successivo) e perdono il loro potere schermante.
Cosa che invece non succede con i filtri fisici, quindi potresti usarli anche l’anno dopo. Non è il massimo, ma mi è capitato di farlo e più di una volta e non ho mai avuto problemi.
E anche qui un altro punto a favore per i filtri fisici.
Ed ora vediamo di orientarci su quale SPF, o fattore di protezione scegliere, cercando di fare degli acquisti intelligenti.
Il mio kit: Una crema solare SPF 50, una con SPF protezione 20 0 25, un olio SPF 2 e con questi secondo me sei a posto tutta l’estate e vediamo perché.
In condizioni normali, a meno che tu non abbia la pelle particolarmente scura o mulatta, un SPF 50 ti ci vuole per le prime esposizioni al sole. La puoi usare anche in quelle successive, nei punti più esposti al sole, (naso, spalle, schiena) e quando fai il bagno e la userai sempre sui bambini, specialmente se sono piccoli. Puoi inoltre usarla tutta l’estate per punti particolari, per esempio se hai qualche cicatrice o neo o macchia solare, così eviterai che scurisca ulteriormente.
La crema solare con SPF 20 0 25,
la userai su tutto il corpo per il resto dell’estate e starai tranquillo.
Se prorpio vuoi, prendi un olio solare naturale, (io lo autoproduco in casa), che puoi usare se ti esponi tardi ( es. alle 19.00 di sera) o se è una giornata molto nuvolosa, ma vuoi comunque idratare e proteggere un minimo la pelle.
I solari con SPF 4 ,6, 10 non li prendo neppure in considerazione, non proteggono abbastanza se non hai la pelle scura, sono poco schermanti e ti mettono seriamente a rischio di ustione. Non ne vale la pena, davvero.
Inoltre se sei abbastanza abbronzato un po’ di sole buono, da prendere anche senza protezione, ( nelle ore serali e di prima mattina) serve, per immagazzinare la vitamina D che ci servirà durante l’inverno.
In questo modo l’unica cosa che avanzerai (forse) è l’olio solare, che se è naturale lo puoi usare tranquillamente anche l’anno dopo e se proprio vuoi finirlo puoi usarlo come olio idratante dopo doccia da spalmare quando ancora hai la pelle bagnata. Ribadisco, solo se è un olio solare naturale (tipo olio di cocco, urucum, mallo di noce), usalo come olio idratante.
Bene, a questo punto dopo tutta questa pappardella, magari ti stai chiedendo che crema solare uso io. Non è stato facile trovarle, ti dico la verità, perchè anche quelle che si definiscono naturali, eco bio ecc, nascondevano all’interno, qualche filtro chimico e/o ingrediente per niente carino, che serve per donare una stendibilità piacevole al prodotto.
Queste sono quelle che uso da anni e con cui mi trovo davvero bene:
Solari di Tea Natura , naturali e con una buona spalmabilità e protezione:Crema solare con SPF 20, solare SPF 50
L’olio solare lo autoproduco in casa, ma se vuoi un’idea, loro fanno anche l’olio, che è simile a quello che faccio io, lo trovi qui: Olio solare abbronzante
Bene, direi che per oggi siamo giunti alla fine di questo lungo articolo. Nel prossimo capiremo meglio come funzionano entrambi i filtri chimici e fisici, così avrai non solo il parere di donna e mamma, sull’argomento, ma anche quello oggettivo con tutti i pro e i contro dei singoli filtri. Nei prossimi inoltre, ti darò altri consigli sull’esposizione solare e i filtri da evitare.
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A prestissimo, ciao!