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COME RICONOSCERE UN BUONO SHAMPOO?

Serve saper leggere l’INCI per capire se uno shampoo è “buono”?

Ciao, eccoci qui questo lunedì per rispondere ad un’altra domanda della lista che ho pubblicato QUI, dove andiamo a capire meglio cosa ci nasconde l’industria cosmetica.

Oggi parliamo ancora di INCI e più precisamente, se sapendo riconoscere gli ingredienti dannosi e che vogliamo evitare, possiamo capire se un prodotto come lo shampoo può essere un buon prodotto o meno.

Anche questa volta devo rispondere si e no.

Ho già spiegato cosa intendo per prodotto buono, (QUI) per quanto mi riguarda, quindi saper leggere gli ingredienti, può aiutarci a evitare sostanze come petrolati, siliconi, parabeni, che spesso abbondano negli shampoo in commercio. Tuttavia, esistono tensioattivi, ( che sono la parte lavante dello shampoo) che possono essere di origine petrolchimica, mascherati da nomi impronunciabili. A questo punto bisogna armarsi di un cellulare e fare una veloce ricerca in internet per capire di cosa sono composti i tensioattivi.

Purtroppo però non è tutto.

Shampoo e detergenti in generale, per essere ben formulati devono avere più tipi di tensioattivi, (suddivisi in primari, secondari, terziari), perchè un solo tensioattivo o due non bastano. Hanno bisogno di più tipi di tensioattivi per mitigare la l’aggressività l’uno dell’altro.

Anche se nei siti di materie prime esistono sempre più tensioattivi di nuova generazione, più delicati, la maggior parte degli shampoo e detergenti, è comunque formulata con tensioattivi aggressivi ( anche se naturali) e irritanti e spesso non bilanciati bene tra loro. Il risultato sulla nostra testa è tanta bella schiuma, ma prurito, irritazioni, forfora, cute ancora più grassa.

Per sapere se uno shampoo è un buon prodotto, oltre a non contenere sostanze dannose, dovremmo sapere con esattezza come è stata bilanciata la combinazione dei tensioattivi. Questo richiede un po’ di studio dell’argomento.

All’interno del mio video corso sull’autoproduzione cosmesi naturale, oltre a ricette di shampoo, ho inserito proprio delle lezioni e pdf per aiutarti a capire come formulare un prodotto delicato, con l’aggiunta anche di ingredienti che aiutano a mitigarne l’aggressività. Così oltre che farlo con le tue mani, sarai  in grado di capire come può essere uno shampoo che magari intendi acquistare.

(O come capita spesso a me, rispondere a persone che ti chiedono un parere leggendo l’inci.)

Trovare uno shampoo naturale, delicato e che lavi bene non è proprio una passeggiata.

Spesso questi prodotti sono pieni zeppi di profumazioni, semplicemente perchè i tensioattivi puzzano nel vero senso della parola. Per coprirne l’odore, servono veramente dosi importanti di profumazioni che possono innescare reazioni di ipersensibilità.

Molto spesso diamo colpa alla nostra pelle se è sensibile, se abbiamo irritazioni e allergie, e ai nostri capelli se sono grassi o secchi, o con la forfora, ma la verità è che i 90% dei casi sono i prodotti che usiamo che non vanno bene. Addirittura la nostra pelle potrebbe tollerare bene un tensioattivo e un altro no.

Ecco che con l’autoproduzione possiamo crearci un prodotto mirato testandolo su noi stessi, provando diversi tipi di tensioattivi, diverse associazioni, finché non troviamo la Nostra formula perfetta o magari capiamo che i tensioattivi proprio non fanno per noi.

Ognuno di noi è unico e la nostra pelle lo è ancora di più e solo noi possiamo capire, provando cosa va bene per noi, oppure no.

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N.B. IMPORTANTE

L’articolo come questo in uscita il lunedì, cambia giorno e si sposta il MARTEDI!!!

Quindi prossimo appuntamento MARTEDì 8 OTTOBRE!!

A prestissimo!

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