QUANDO E COME ASSUMERE L’ARGILLA AD USO INTERNO
Nel precedente articolo ho iniziato a spiegare perché usare l’argilla anche internamente e come prepararla.
È Importante le prime volte non bere l’argilla assieme all’acqua, ma soltanto l’acqua in superficie lasciando il deposito argilloso, sul fondo della tazza.
Questo per almeno una o 2 settimane. Lasciamo al nostro organismo il tempo di liberarsi progressivamente delle scorie che lo intasano: otterremo così i migliori risultati.
Trascorso questo periodo, possiamo iniziare ad assumere l’acqua assieme all’argilla.
Per quanto riguarda l’assunzione della parte argillosa, ci sono pareri contrastanti. La risposta del nostro organismo sarà sicuramente diversa da persona a persona. Possiamo notare un aumento della stipsi, come nessun tipo di problema, tuttavia se non ti senti sicuro, bere anche solo l’acqua andrà benissimo.
CONSIGLIO: Non adoperare bicchieri di vetro o di cristallo fragili perché la marcata azione radioattiva potrebbe spezzare il bicchiere in questo caso la porcellana è il materiale migliore. Usa solo cucchiai di legno per miscelare l’argilla.
Una volta preparata l’argilla ed esposta al sole per un’ora o anche più, lasciala depositare dopodiché berremo solo l’acqua sovrastante, anche chiamata sopranatante o gel di argilla.
Il sapore della bevanda è abbastanza neutro, ma se dovesse dare comunque fastidio, ti consiglio caldamente di non aggiungere succhi di frutta o altre bevande.
Non utilizzare neppure cucchiaini di metallo, nè per miscelarla, nè per prelevarla. Usa un cucchiaino di legno o al massimo di plastica riutilizzabile.
COME ASSUMERE L’ARGILLA AD USO INTERNO
La posologia media consigliata, è di uno o due cucchiaini da caffè al giorno della soluzione preparata
Per i bambini di età inferiore ai dieci anni è sufficiente mezzo cucchiaino. È possibile mescolarle il mezzo cucchiaino di acqua con del miele biologico. Il miele deve essere biologico perché altrimenti l’argilla inizierebbe a lavorare sul miele per eliminare le sostanze tossiche all’interno piuttosto che sul nostro corpo.
Poiché l’azione dell‘argilla è dovuta soprattutto alle sue radiazioni, non è sempre necessario assumerne grandi quantità: tutto dipende dal problema da trattare.
Nel caso di certe infezioni, per esempio quelle intestinali (colibacillosi, gastroenterite ecc.) o le affezioni del tubo digerente (ulcera gastrica o duodenale, enterite), la dose può essere portata a tre o quattro cucchiaini da caffè al dì.
Tocca a te, sperimentare il dosaggio più adatto al tuo caso!
QUANDO ASSUMERLA?
È preferibile assumerla la mattina al risveglio, la sera prima di coricarsi o mezz’ora prima dei pasti.
QUANTO PROSEGUIRE CON IL TRATTAMENTO ?
Un trattamento a base di argilla dovrebbe durare circa 21 giorni. Nei casi in cui si debba prolungare ancora la cura (in caso di disturbi cronici) è consigliabile fare comunque una pausa di sette giorni prima di ricominciare da capo. In tutti casi come sempre è utile rivolgersi prima al proprio medico curante.
Potrebbe capitare che durante il trattamento si noti una sorta di aggravamento dei sintomi.
È da considerare del tutto normale visto che vengono attivati i meccanismi disintossicanti. In questo caso è sconsigliabile interrompere la cura, ma sarà utile parlarne con il vostro medico naturopata.
Questo articolo non costituisce, nè sostituisce assolutamente una prescrizione medica, in casi di patologie consultare prima il medico
Nel prossimo articolo vedremo nel dettaglio le indicazioni e le controindicazioni dell’utilizzo ad uso interno dell’argilla verde ventilata.
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Un abbraccio forte, ciaooo!
Fonti: Curarsi con l’argilla , di Romolo Mantovani, edizioni Mediterranee,
Argilla: mille usi per te e la tua casa, di Luigi Mondo, Stefania Del Principe , A. Valli
Il Manuale dell’Argilla di Giuseppe Ferraro, Macro Edizioni
Argilla Verde: Tipologie e Impieghi, di Ilaria Rand
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