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BUGIE DELLA COSMESI

BUGIE DELLA COSMESI

Ciao, eccoci qui per rispondere ad un’altra domanda della lista sulle verità, o meglio le bugie della cosmesi:

Serve saper leggere l’INCI per evitare gli ingredienti dannosi?

Beh sicuramente si, sapendo leggere gli ingredienti possiamo capire se un cosmetico contiene sostanze dannose per noi e/o per l’ambiente.

Purtroppo voglio precisare che molte sostanze sono però “nascoste” con nomi strani, (ad esempio il petrolato ne vanta addirittura 7 diversi : Mineral oil, Petrolatum, Paraffinum liquidum, Cera microcristallina, Vaselina, Paraffina, Microcrystalline Wax),e che vengono inserite all’interno di un prodotto molecole di sintesi sempre nuove, di cui spesso non conosciamo quasi nulla. Mi è capitato più  volte di dover cercare in internet un ingrediente trovato nell’INCI e di trovare solo descrizioni in inglese, ma nessuna notizia sulla sicurezza o meno della sostanza o se viene testata sugli animali ecc.

Ma vediamo velocemente cos’è l’I.N.C.I.

 L’INCI 

E’ un acronimo che sta per International Nomenclature of Cosmetic Ingredients, una denominazione internazionale utilizzata per indicare in etichetta i diversi ingredienti presenti all’interno di un prodotto cosmetico. Viene usata in tutti gli stati membri dell’UE e in molti altri paesi  come Stati Uniti, la Russia, il Brasile, il Canada e il Sudafrica.

Secondo la nomenclatura INCI, gli ingredienti di un prodotto cosmetico vanno scritti in ordine decrescente di concentrazione al momento della loro incorporazione.

Al primo posto quindi, si indica quindi l’ingrediente contenuto in percentuale più alta nella preparazione, poi a seguire gli altri ingredienti, fino a quelli contenuti in percentuale più bassa. Al di sotto dell’1%, gli ingredienti possono essere indicati in ordine sparso.

Può contenere alcuni termini in latino, ( nomi botanici e a quelli di ingredienti presenti nella farmacopea), e in inglese, fuorché la parola Parfum che è in francese.

I coloranti, invece sono identificabili come le numerazioni  (ad esempio CI 45430); a parte i coloranti per capelli, che devono sempre essere indicati col loro nome chimico inglese.

Esempi:

  • Acqua = AQUA
  • Estratto di semi di Cannabis = CANNABIS SATIVA SEED EXTRACT
  • Olio di oliva = OLEA EUROPEA FRUIT OIL
  • Burro di Karité = BUTYROSPERMUM PARKII BUTTER
  • Olio di ricino idrogenato = HYDROGENATED CASTOR OIL
  • Profumo = PARFUM

( Tratto da Wikipedia )

Quindi quali sono gli ingredienti da evitare?

Eccoli qua sotto, alcuni sono semplicemente occlusivi, altri sospetti di causare il cancro, altri di favorire l’insorgere di reazioni cutane, dermatiti e allergie.

Non ci sono in elenco tutte quelle sostanze dannose per l’ambiente, perchè la lista sarebbe davvero lunga. Se come me hai a cuore oltre che la tua salute, anche quella del pianeta, ti consiglio di consultare il biodizionario, li ci sono quasi tutti.

SILICONI

PARABENI

SLS-SLES, COCAMIDE MEA, TEA, DEAPEG-PPG

FORMALDEIDE

PETROLATI

CONSERVANTI:

  • imidazolidinyl urea (cessore di formaldeide)
  • diazolidinyl urea (cessore di formaldeide)
  • methylchloroisothiazolinone e methylisothiazolinone: conservanti allergizzanti
  • formaldheyde: irrita pelle, capelli e mucose. L’Associazione Internazionale per la Ricerca sul Cancro ( IARC) sin dal 2004 ha inserito la formaldeide nell’elenco delle sostanze considerate CON CERTEZZA cancerogene per la specie umana. Interferisce con i legami tra DNA e proteine. Si trova in moltissimi smalti per le unghie.
  • DMDM hydantoin
  • cocamide Mea, Tea, Dea (aggressivi sulla pelle e potenzialmente cancerogeni)
  • SLS (sodium lauryl sulfate) e SLES (sodio laureth solfato)
  • Ammonium Lauryl Sulfate
  • PEG Polietilenglicole e PPG
  • Triclosan: antibatterico molto penetrante, registrato come pesticida. Una delle sostanze più tossiche che si possono riscontrare nei cosmetici, è anche sospetto agente cancerogeno. Viene accumulato nei tessuti corporei, quindi provoca un avvelenamento lento che si protrae nel tempo. Ad alto rischio per la salute umana e per l’ambiente.
  • BHA-E320
  • BHT-E321

In merito a queste sostanze ci sono pareri discordanti: tanti dicono che sono sicure, altri le demonizzano. Invece per quanto riguarda agli ingredienti da evitare nei solari, ti rimando a questo articolo con lista da scaricare.

Dove sta il problema in realtà?

   1.  Non abbiamo studi fatti, abbastanza grandi né come casistica, né come lasso di tempo.

Mi spiego, non ci sono studi fatti per il tempo abbastanza lungo, da confermare o smentire che queste sostanze possono provocare cancro o comunque reazioni avverse. Né tanto meno questi studi sono fatti su un numero abbastanza ampio per avere dati certi.

2.  Ognuno tira l’acqua dal suo mulino e quindi fidarsi, diventa davvero difficile

3.  La sicurezza di tali sostanze è data dalla “dose raccomandata”, ossia la quantità massima inserita in un prodotto perché non diventi dannosa per  la salute. Supponiamo ipoteticamente il nostro ingrediente X, sia stabilito che la dose non deve superare il  7% ( parlo in percentuali per rendere meglio l’dea)

Qui chi non lavora eticamente, facilmente ha margine di manovra, e potrebbe  giocare sulla taratura dei  macchinari in modo che all’interno ci sia il 6.99% della dose raccomandata, o anche 7.01

Oppure ancora ponendo fiducia nelle case cosmetiche, ( che non ho,) e supponendo il nostro ingrediente X sia messo nella dose raccomandata, o addiriittura in dose minore, nessuno parla della combinazione con gli altri prodotti: ad esempio, possiamo avere una crema viso che contiene l’ingrediente X al 5% , che può andar bene, poi abbiamo però la crema notte che ne contiene 5.5%, il dentifricio il 3%, lo shampoo il 4%, la crema corpo 6.99%, il fondotinta 6% ecc.

UPS!!

Di quanto abbiamo superato la dose raccomandata in un solo giorno?

Di parecchio mi sa, ma nessuno, nè casa farmaceutica, ne ditte cosmetiche, accenna a questa cosa: il fattore accumulo. E non ho menzionato nemmeno tutti i prodotti che usiamo quotidianamente come trucchi, struccanti, tonici, sieri, deodoranti, saponi, profumi ecc.

Senza contare che non sappiamo di quant’è la percentuale dell’ingrediente X, perchè non è specificata nell’INCI, potrebbe essere anche tutta al 7% ( percentuale a caso) per ogni singolo prodotto.

Dovremmo fidarci?!?

Ovviamente ognuno si sa, è libero di scegliere quello che più gli pare.

Io ho fatto la mia scelta: farmi i cosmetici in casa, specialmente quando, dopo aver eliminato tutte queste sostanze tanto controverse, sono riuscita a guarire dalla dermatite seborroica di cui soffrivo da 15 anni e che tenevo malamente sotto controllo solo con il cortisone.

Ora che lo sai, non puoi continuare a tenere la testa sotto la sabbia, fai la tua scelta.

Le bugie della cosmesi, non sono fandonie buttate qui a caso, per pubblicizzare il mio corso di cosmesi naturale. Sono tutte notizie che ho appreso e scoperto e che hanno portato al mio cambiamento e alla mia consapevolezza. È comunque doveroso dopo tutto questo, da parte mia anche proporti un’alternativa nel mio corso no?

Ma il bello è ancora indietro, seguimi e iscriviti al sito, perchè ci sarà da divertirsi.

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